LA SCUOLA CON UN SEGRETO MAGICO NEL CUORE…

Ascolta, ascolta, ascolta…ti racconto un segreto! Oggi ti racconterò di come ho trovato un segreto magico all’interno della mia scuola…in un giorno apparentemente normale! Hai presente quando vai a scuola e non vedi l’ora di tornare a casa e farti una buona merendina? Beh, per me quel giorno speciale è iniziato proprio così…quando poi quindici minuti di ricreazione si sono trasformati nei quindici minuti più belli di sempre! Quella mattina, avevamo lezione di matematica alla prima ora, era un martedì, ero ancora mezzo addormentato, non riuscivo a concentrarmi. Ad un certo punto, ho visto una cosa molto strana: una polvere dorata che luccicava…e tutto ad un tratto, la porta era aperta, mentre prima era chiusa. Nessuno se ne era accorto. Nessuno tranne me. Poi, ho sentito qualcuno di molto piccolo sgattaiolare via, non appena ho spostato leggermente la porta. Subito dopo, la maestra mi ha richiamato all’attenzione.

E DOPO A SCUOLA È SUONATA LA CAMPANELLA…

Quando la maestra mi ha richiamato, non appena mi sono di nuovo girato per vedere se quella polvere strana c’era ancora…tutto ad un tratto era scomparsa. Ho pensato di essermi immaginato tutto e sono stato attento alla lezione. Altre due ore sono passate prima della ricreazione, ma di tanto in tanto il mio pensiero andava ancora a quella strana polvere magica che ho visto provenire dal corridoio…era così bella! Poi, è arrivato il momento della ricreazione. Ed ecco che è successa la cosa più bella del mondo! Vedi, nella mia scuola c’è una piccola porta nascosta nel piazzale. Nessuno è mai stato curioso, è coperta di piante rampicanti, tutti hanno sempre detto che era solo uno sgabuzzino inutilizzato…ma io non ho mai finito di farmi domande. Ho preso per mano il mio migliore amico e gli ho chiesto di venire con me e fidarsi.

Il simpatico elfo che scrive una storia
Il simpatico elfo che scrive una storia

Questo è perché, finalmente, ho capito che quella piccola porta dimenticata nascondeva veramente un segreto. Mi sono ricordato che, di tanto in tanto, proprio lì davanti vedevo qualche granello di polvere più lucente. Se l’avevo vista brillare nella mia classe, qualcosa doveva essere cambiato. “Aspetta Michael, aspetta!“, ha detto un po’ affaticato il mio migliore amico mentre stavamo correndo. “Fidati di me Philip! Ti ricordi quanto ti ho parlato della porta magica? Adesso possiamo davvero scoprire che cosa nasconde!“. Philip continuava a guardarmi un po’ stranito, mentre si gustava la sua torta al cioccolato. Non appena siamo arrivati davanti alla porta misteriosa la polvere luccicante era tantissima! Sai, quella piccola porta è un po’ nascosta, dietro ad un muretto dove non va mai nessuno a giocare. Non mi meraviglio che nessuno si sia mai accorto della polvere speciale.

LA RICREAZIONE PIÙ MAGICA DI TUTTE!

Coraggio Philip! Entriamo!“, ho detto, tutto entusiasta. “Ma Michael, non si può entrare, nessuno lo ha più fatto da chissà quanto tempo, potrebbero esserci dentro i topi assassini, o…le mummie! Insomma dai, non sembra di certo un posto sicuro dove entrare!“, ha balbettato il mio amico, impaurito. “Philip, guarda quanta polvere magica c’è qui davanti, non può che essere un buon segno, sono sicuro che qui dentro si nasconde un elfo, o qualcuno di molto piccolino, perché ho sentito qualcuno sgattaiolare via quando ho aperto la porta!“. Piano piano, anche il mio amico ha cominciato a sorridere. Lui non aveva mai visto la polvere luccicante, e vedevo i sogni cominciare ad accendersi nei suoi occhi come stelle lontane abbastanza potenti da raggiungere la Terra con la loro luce. L’abbiamo fatto. Siamo entrati.

Non appena ho iniziato ad aprire la porta ho capito che saremmo rimasti senza parole. Al contrario di quello che pensavano tutti, un profumo meraviglioso ha cominciato ad uscire. Sembrava un misto di rose gialle e lavanda. Ecco che a fare luce all’interno fluttuavano tanti granelli di polvere incantata, e abbiamo visto un giardino meraviglioso all’interno di quel piccolo stanzino…e poi c’era lui. Lo sapevo. Era un elfo piccolo come il palmo di una mano. “Ce l’avete fatta finalmente! Sapevo che prima o poi qualcuno sarebbe venuto qui, ma onestamente sono anche diventato vecchio nel frattempo!“. Aveva una vocina molto alta e nasale.

UNA LEZIONE IMPORTANTE!

Tu hai un bel po’ di immaginazione caro Michael. Beh, adesso sei a scuola, e io ti farò la lezione più importante di tutte adesso. Io butto fuori questa polvere magica quasi tutti i giorni, e sai perché? Una volta questa non era una scuola, bensì un campo base di elfi. Adesso se ne sono andati tutti da quando hanno deciso di costruire la scuola…e io sono rimasto solo, perché sono troppo affezionato a questo posto. E cerco solo qualcuno con tanta immaginazione che mi racconti tante storie e che ascolti le mie! Tuttavia, quasi nessuno crede più negli elfi, quindi io posso solo lanciare dei piccoli indizi. E voi due siete stati proprio bravi. Volete essere miei amici?“…non ci abbiamo pensato nemmeno due secondi. “Ma certo!“, abbiamo detto all’unisono.

Mamma mia che avventura! Non mi sarei mai aspettato di incontrare un elfo nella mia scuola! Ricordati che a volte la magia è più vicina a te di quanto pensi! Ti voglio bene!

BUONANOTTE!

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