Ascolta, ascolta, ascolta…ti racconto un segreto! Io sono il mago Pollip, meglio conosciuto nel mio mondo come il mago senza magia. Vivo a Magicandia, proprio come il drago Arsan! Mamma mia è stato epico quando ha trovato la magia perduta, non vedevo l’ora che questo giorno arrivasse, e non ero sicuro che sarei riuscito a vederlo! Infatti, sono un mago di 124 anni, sono un po’ stanco, e non so per quanto ancora potrò stare qui prima di tornare a far parte della Fonte della Magia, ossia il luogo da dove tutte le creature magiche nascono. Tutti mi chiamano “mago”, ma solo perché la mia mamma era maga e anche il mio papà era un mago. Io, però, non sono mai riuscito a fare le magie. È da quando ero piccolo che cerco di imparare, ma sembra tutto inutile! Quando Arsan ha liberato la magia perduta, speravo che sarebbe stata talmente potente da darmi i poteri che avrei sempre dovuto avere, ma sono passati ben due anni e io non sono ancora una creatura magica. Sono famoso in tutto il mio mondo, poiché sono l’unico in tutta Magicandia a non avere un qualunque tipo di potere magico. Ebbene, a 124 anni, sono deciso a capire il perché! Solo che non voglio andare da solo alla ricerca di questa spiegazione, quindi ho scelto proprio TE per venire con me. Scrivo questa storia per ricordarmi del mio percorso, e perché tu un giorno la possa leggere e sentirti parte del mio viaggio. Cominciamo insieme!
Ma da dove comincio? Questa è davvero una bella domanda! Perché le ho provate proprio tutte! Tuttavia, non mi perdo d’animo. Infatti, ho un’ultima possibilità che non ho mai considerato fino ad adesso, semplicemente perché avevo troppa paura. Adesso non ho più nulla da perdere. Ho bisogno di provarci. La mia ultima chance è quella di andare nel luogo più inesplorato di tutta Magicandia: la Foresta delle Magie. Le leggende narrano che la Fonte della Magia si trovi esattamente lì. Nessuno, tranne coloro che ne hanno veramente bisogno, ha il permesso di avvicinarsi a questa foresta. Io però sono tanto vecchio, e non ho mai avuto un potere magico in tutta la mia vita, in un mondo composto di magia. Non credo di avere nulla da perdere. La ragione per cui nessuno si può avvicinare alla Foresta delle Magie è semplicemente questa: lì si nasconde il luogo dove la magia nasce, e nessuno può rischiare di diventare così potente. Infatti, i poteri già presenti nella creatura magica si sommerebbero alla potenza della magia contenuta nella foresta, il che sarebbe un’ingiustizia. Io però non corro un rischio del genere. Non mi costa nulla provarci, almeno saprò di non aver perso un’opportunità. Parto dalla mia bella casetta, è semplice ma mi rende davvero felice. Raccolgo tutto il coraggio che non ho mai avuto e non mi volto. Ormai sto camminando, indietro non posso tornare. Secondo te ce la farò? Io non mi aspetto niente, ma se dovesse succedere sarei felicissimo! Ormai tutti sanno quello che sto per fare, è da tutta la mia vita che il mio popolo aspetta che io provi ad ottenere i miei poteri. Cammino con la gente che mi guarda, e mi lancia fiori come se fossi già vincitore solo perché ci sto provando. Mi fanno sentire bene. Tutti stanno applaudendo, dicendomi che andrà tutto bene, ce la posso fare. Sento una carica di energia passare per tutto il mio vecchio corpo, mi sento ringiovanire. Il corteo mi segue sino all’inizio della foresta, per poi farmi un ultimo applauso di incoraggiamento. Da adesso, sono solo. Sento ancora le grida, le persone che tifano per me. Forse non sono poi così solo. Inizio ad addentrarmi nella foresta ed ecco che i miei occhi sono abbagliati da una bellezza che non credevo possibile. Sono partito la mattina presto, è ancora buio, ma all’interno della foresta sembra essere mezzogiorno in punto. Adesso non so cosa aspettarmi. Cosa potrebbe succedere? Sono all’interno della Foresta delle Magie…ho già acquisito dei poteri. Cerco di fare un po’ di magie qua e là per capire, quelle che mi hanno insegnato sin da bambino, ma non funziona. Continuo a camminare ed inizio a sentire un’energia incredibile dentro di me. Sta accadendo? Ebbene, era soltanto l’inizio. Tutte le foglie degli alberi erano di un verde talmente acceso che sembravano emanare luce propria. I tronchi sembravano pronti ad esplodere di magia. Mi avvicino ad un albero e sento delle lievi voci di bambini che ridono. È difficile dire se fossero i prossimi folletti magici, maghi e dragoni o se fossero gli anziani tornati bambini. Ciò che so è che erano tutti felici. Non so dove andare. Continuo ad andare dritto quando tutto ad un tratto sento una voce che rimbomba nella foresta. “Cosa ci fai qui?” mi chiede una voce molto profonda. Sono un po’ imbarazzato, ma raccolgo il coraggio per rispondere. “I-io…io sto cercando i miei poteri magici, ho 124 anni e…non mi sono mai venuti…sono il mago Pollip”. Il silenzio che segue, per quanto breve, è più assordante di una folla che grida. Non ho la più pallida idea di quanto tempo è passato da quando ho sentito quella voce espandersi nella Foresta delle Magie. So per certo che non è passato molto. Comincio a sentirmi intimidito come un bambino. Nonostante questo, so che devo parlare. Se voglio i poteri me li devo guadagnare. “Ascolta grande voce della Foresta delle Magie, non corro di certo il rischio di diventare troppo potente, non so cosa voglia dire avere dei poteri, dovrei imparare proprio come un bambino. Ti prometto che se mi sceglierai per avere i poteri continuerò ad onorarli e a fare solo del bene con essi…continuerò ad imparare fino quando non ritornerò alla Fonte…te lo prometto”. Ho sentito la voce di quando ero piccolo piccolo in queste parole. Mi è sembrato per davvero di tornare piccino e di chiedere alla mamma se potevo salire in braccio, promettendole che la avrei abbracciata tanto se mi avesse soddisfatto. Purtroppo, l’unica cosa che mi accoglie è il silenzio. Torno fuori dalla Foresta delle Magie, con un sorriso rassegnato. Tutti mi guardano e capiscono subito. Mi abbracciano. Torno a casa e accendo il fuoco, mangio i miei biscotti preferiti, quelli alla cannella, che ho sempre mangiato sin da bambino. Tutto ad un tratto, sento un rumore fuori dalla finestra. Guardo chi è. Un cagnolino si è ferito. Lo porto subito in casa, sembra avere una zampetta rotta. Mentre penso al miglior modo per curarlo, comincio a coccolarlo. Poi, manco me ne accorgo e le mie mani cominciano ad emanare una luce calda e in men che non si dica il cagnolino torna a stare bene. NON CI POSSO CREDERE! HO LA CAPACITÀ DI GUARIRE CHI NE HA BISOGNO! Da questo momento in poi Zampy (così lo ho chiamato, non è carino?) diventa il mio migliore amico. È proprio un cucciolo, è un Labrador magico che è in grado di volare sventolando la coda al vento. NON POTREI ESSERE PIÙ FELICE!
Il mio Zampy è stato un miracolo per me. E io sono diventato il vecchio medico da cui tutti vengono quando hanno qualunque cosa. E faccio tutto usando le mie manine! Che bello! Ricordati che anche tu puoi essere magico. Come? La magia più grande è l’amore! Vedrai che bello! Adesso però dormi, sono felice di averti portato o portata con me nel mio viaggio! TI VOGLIO BENE!
BUONANOTTE!
Psst! Io ho trovato Zampy, ma ho un amico che ti vuole raccontare una bellissima storia su come è arrivato in un mondo nascosto! E pensa un po’ lì se ne è trovati tanti di amici!