LA SCALA MAGICA VERSO UN MONDO LEGGENDARIO

Ascolta, ascolta, ascolta…ti racconto un segreto! Io mi chiamo Nyasha, ed ho trovato una scala che porta ad un mondo…che non pensavo esistesse! O meglio…ho sempre avuto una sensazione molto strana. Questa non è una leggenda conosciuta del popolo Shona, dove sono nata, ma aspetta di scoprire il modo in cui ho trovato la scala magica! Fidati, non credevo ai miei occhi! Sin da quando ero piccolina la mia mamma, Tanaka, mi diceva sempre che i miei occhi castani mi avrebbero portata in un nuovo mondo, un giorno. Non ho mai capito che cosa intendesse per davvero, ma le ho sempre creduto. Anche quando sono cresciuta, ho sempre avuto questa strana sensazione dentro di me: c’era molto di più lì fuori di quello che vedevamo ogni giorno. Ma…con il tempo, ho imparato ad ignorare quella sensazione. C’erano troppe cose da fare, troppe cose a cui pensare…fino a quando…

DA UNA SENSAZIONE…ALLA SCOPERTA DELLA SCALA MAGICA!

Sono passati due anni dal giorno che sto per raccontarti, ma me lo ricordo ancora come se fosse successo un minuto fa. Quindi, allaccia le cinture di sicurezza, tieniti forte e partiamo! Avevo diciassette anni, stavo tornando a casa da una piccola passeggiata, una di quelle che ti schiariscono le idee. Stavo proprio pensando a quella sensazione che avevo deciso di ignorare. Perché l’avevo persa? Insomma, per quanto potevo essere impegnata c’è sempre tempo per sentire quello che si prova all’interno del cuore. Proprio mentre ci stavo pensando, con la coda dell’occhio ho visto un luccichio, qualcosa che mi ha presa alla sprovvista. Chissà quante volte ci ero passata davanti senza notarlo, ma in quel momento mi sono fermata. Qualunque cosa fosse, veniva da dietro un cespuglio. Mi sono avvicinata, con calma, ed ho trovato lo strano frammento di uno specchio.

Non era il frammento di uno specchio qualunque, quando lo guardavo la mia immagine era distorta, perché era pieno zeppo di brillantini. Non sto parlando dei brillantini che troveresti in una palette di trucchi…erano più simili a delle minuscole pietre preziose. Da quando ho toccato quel frammento, non me ne sono più riuscita a separare. Sono tornata a casa, e l’ho riguardato prima di andare a dormire. La cosa strana è che aveva delle punte arrotondate, quindi non c’era pericolo di tagliarsi. Una strana vocina nella mia testa, una vocina che non sentivo da molto tempo, mi ha detto di mettere quel frammento sotto al cuscino. Era la mia intuizione. L’avevo persa, crescendo, ma mi aveva sempre fatto solo del bene. Ho deciso di fidarmi. Durante la notte, ho sognato una scala magica che portava in un altro mondo. Quando mi sono svegliata, quella sensazione così forte…è tornata da me.

ERA PIÙ FORTE DI ME! E QUINDI MI SONO INCAMMINATA…

Il coraggio che ho dovuto avere per alzarmi dal letto quella mattina non è da poco. La mia sensazione mi diceva esattamente dove dovevo andare per trovare la scala magica…ma avevo paura. Avevo paura di perdermi, di sbagliarmi. E se fossi stata io ad inventarmi quella sensazione? E se fosse tutta una coincidenza? Le domande erano infinite, ma la risposta era solo una: era più forte di me, dovevo andare. Dunque, mi sono ricordata che avere coraggio non significa non avere paura, ma fare le cose nonostante la paura. Ma prima di partire, ho detto tutto alla mia mamma e il mio papà. Pensavo che si sarebbero arrabbiati, ma, sorprendendomi completamente, mi hanno spinta ad andare. Vedevo nel loro sguardo che loro sapevano già tutto, ma non hanno mai voluto spiegarmelo. Volevano che io trovassi la mia strada. Vedevo la felicità nei loro occhi.

Io mentre lascio che le mie gambe mi guidino verso la mia scoperta...
Io mentre lascio che le mie gambe mi guidino verso la mia scoperta…

Quella felicità mi ha dato la spinta di cui avevo bisogno. Mi sono riempita gli occhi di speranza, e sono partita. Non sapevo dove stessi andando, ma le mie gambe si muovevano da sole. Mi fidavo della mia sensazione. Per quanto avessi paura, perché volevo essere io a controllare dove stavo andando, fidarmi di me stessa in quel modo è stata una delle cose più belle che io abbia mai fatto. Camminavo, camminavo, camminavo. All’inizio contavo i miei passi, poi ho smesso. Erano tanti, troppi. Ho camminato fino all’arrivo del mattino successivo. La cosa più strana era che non mi sentivo stanca. Ed ecco che, finalmente, sono arrivata: ero di fronte ad un vecchio edificio, ormai abbandonato, ma ancora in ottime condizioni. Sul portone di legno c’era scritto: “Una scala va oltre la sua fine. Tieni la mente aperta e l’ultimo gradino ti farà raggiungere la città del cielo“.

LA SCALA PIÙ LUNGA DEL MONDO…E UN INCONTRO INASPETTATO!

Sono entrata. La natura aveva preso di nuovo il sopravvento, le lucciole facevano luce in quel luogo che era senza traccia di una singola candela. Era mattino presto, la prima luce del giorno entrava da un punto ancora indefinito, forse da una finestra più alta della mia vista. Scalino dopo scalino, il frammento di specchio nella mia tasca iniziava a vibrare sempre di più. I gradini sembravano infiniti. Non appena arrivavo ad un punto che poteva sembrare la fine, man mano, sempre più gradini apparivano davanti a me. Ad un certo punto, il frammento ha iniziato a vibrare così tanto che è caduto dalla mia tasca. L’ho preso, non so con quali riflessi, a pochissimi centimetri da terra. E qui arriva la parte strana…il frammento mi ha sollevata, facendomi arrivare alla fine delle scale in un batter d’occhio.

In cima alla rampa di scale, ho trovato una porta aperta, con all’interno uno specchio con un unico frammento mancante. Non appena ho varcato la porta, il frammento che avevo in mano ha smesso di vibrare. Sullo specchio si leggeva appena una scritta con un’inchiostro che sembrava dorato: “Completami e vedi un altro mondo“. Con un po’ di timore, mi sono avvicinata, completando lo specchio con il frammento che avevo in tasca. Non appena l’ho fatto, il vetro è svanito…e mi sono ritrovata tra le nuvole! Lo so…sembra strano da dire…ma è quello che è successo. Su ogni nuvola c’era un po’ di vegetazione, che si intensificava man mano che camminavo. Gli edifici erano strani, avevano molte finestre, ma erano a forma di alberi. Poi…ho visto qualcuno che mai mi sarei aspettata di incontrare: mio nonno!

A TUTTO C’È UNA SPIEGAZIONE…MAGICA O MENO!

Ci siamo corsi incontro e ci siamo abbracciati forte forte. Gli ho chiesto cosa ci facesse lì, e mi ha detto che era stato lui a rompere lo specchio e farmi trovare il frammento. Aveva inciso lui quelle parole. Mi ha rivelato che quella sensazione che ho sempre avuto era la certezza che avere il coraggio di fidarmi del mio istinto mi avrebbe portata a grandi cose. Ma non voleva spiegarmelo. Voleva dimostrarmelo! E ci è riuscito! Abbiamo esplorato il nuovo mondo insieme, ed ho scoperto che con la mia fantasia cambiava e diventava esattamente quello che immaginavo!

Ricordati di fidarti anche tu di quello che senti! Potresti stupirti di dove arriverai! Ti voglio bene!

BUONANOTTE!

Psst! Ho sentito che una ragazzina che vive a Machu Picchu ha trovato dei simboli misteriosi…scopriamo insieme la sua storia?

2 thoughts on “LA SCALA MAGICA VERSO UN MONDO LEGGENDARIO

  1. Bellissima storia che insegna a non perdere il contatto con le parti più profonde di noi stessi. La nostra parte istintiva, animica, bambina che diventando adulti tendiamo a mentalizzare con la mente condizionata. Insegnamo ai nostri figli, oltre che a ricordare a noi stessi, di ascoltare la nostra parte profonda, antica, quella che sa chi siamo. Brava!

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