Ascolta, ascolta, ascolta…ti racconto un segreto! Sono uno gnomo, mi chiamo Gold, e oggi voglio proprio raccontarti una storia davvero speciale! Io vivo in un mondo davvero enorme con alcuni alberi giganteschi e altri minuscoli, e degli abitanti piccolissimi. Vivo con tutti i miei compagni, e siamo veramente tanti, ma talmente tanti che ci moltiplichiamo ogni giorno sempre di più! Però siamo tutti tanto amici, e ogni volta che compare un nuovo piccolo gnomo facciamo di tutto per farlo sentire amato e accolto tra noi. Adesso stiamo per vivere una delle avventure più grandi di sempre! Stiamo per costruire un intero villaggio, tutto per noi!
Questa sarà veramente un’avventura incredibile e difficile, perché nel nostro mondo, che noi chiamiamo Rentifania, vivono anche dei maghi molto, ma molto oscuri che ci danno la caccia e cercano di acciuffarci in ogni modo. Infatti, prima di costruire le nostre case ci sarà una cosa molto complicata: renderlo un villaggio nascosto, un villaggio a loro invisibile che solo noi sappiamo individuare. Per fare questo dobbiamo riuscire a raggiungere la montagna più alta di Rentifania (nella lingua antica significa letteralmente amore). Lì, si cela una pozione magica che elimina la presenza della magia oscura in qualunque creatura nata con la scintilla del principio, quella che consente a tutte le creature magiche di essere tali.
Noi vogliamo usarla sui maghi che cercano di eliminarci. Credono che stiamo invadendo il loro mondo. Noi vorremmo solo vivere in pace e in armonia, senza per forza andare d’accordo. Ma noi siamo piccoli, non diamo fastidio, se non ci venissero a cercare non si accorgerebbero nemmeno della nostra presenza. Bevendo la pozione magica che vogliamo andare a prendere, capirebbero che questo è anche il nostro mondo e abbiamo il diritto di restare! Una volta fatto questo, potremo intraprendere il grande progetto di creare un villaggio tutto nostro. Ovviamente dovrà essere molto esteso, perché siamo sempre più numerosi. Dovrà potersi ingrandire facilmente ogni giorno. Adesso però dobbiamo pensare alla nostra missione principale! Che ne dici, ci fai compagnia in questo viaggio avventuroso? Coraggio, partiamo insieme!
Ebbene, il giorno della partenza è sempre il più emozionante. Non so come sentirmi, ho un po’ paura, ma allo stesso tempo sono davvero felice di quello che potrebbe succedere alla fine di questo viaggio! Mettiamoci in marcia ed eccoci qui! Siamo tutti insieme, uniti come non mai! Il viaggio sarà abbastanza complicato, perché non solo dovremo sfuggire ai maghi oscuri, ma dovremo camminare lungo il percorso più tortuoso di Rentifania. La strada è piena zeppa di altissime rocce da scalare prima di poter avanzare, e noi che siamo piccoli piccoli ci metteremo un bel po’. Ma siamo pronti ad avere pazienza, vogliamo solo amore nel nostro mondo, o almeno pace! Iniziamo a camminare, e per le prime quattro ore di camminata, sembra andare tutto bene. Incredibilmente non incontriamo ancora nessun mago.
È quando arriviamo alla quinta ora che le cose si mettono male! Eccolo lì, altissimo e pieno di cattiveria, un mago oscuro che vuole schiacciarci con i suoi piedi giganteschi (e puzzolenti). Molti di noi in passato non sono riusciti a sfuggire alle loro grinfie. Ma noi ce la faremo! Corriamo, corriamo come se non ci fosse un domani e ci nascondiamo dietro ad una roccia. Vediamo la sua ombra arrivare, pensiamo di non avere scampo, ci prepariamo al peggio…e proprio quando crediamo che sia finita, ci accorgiamo che il mago mette il piede proprio su quella roccia appuntita, e accidenti se si fa male! Lo sentiamo urlare come un matto, e noi cogliamo l’occasione per scappare.
E questo era solo l’inizio! Continuiamo, dopo averlo seminato, e ad un certo punto ci accorgiamo di esserci persi mentre scappavamo! Allora torniamo indietro, cerchiamo di ripetere i nostri passi, ma nulla da fare. Non sappiamo come risolvere la situazione, ma non ci perdiamo d’animo. Guardiamo in direzione della montagna, e la vediamo, pensiamo alla sua cima, a quando finalmente saremo arrivati. Ecco che ci rendiamo conto di avere accanto a noi dei fiori che crescono naturalmente puntando verso la montagna.
Sono molto radi, è difficile trovarli, ma quando riusciamo a riconoscerli è certamente un grande aiuto. Sono molto particolari. Sono di un colore rosso molto scuro, con dei petali che si richiudono su sé stessi. Felici, li seguiamo, e il nostro obiettivo è lì, lontano, ma mai irraggiungibile. Siamo tutti carichi, pieni di energia, camminiamo per altre sei ore, senza mai fermarci…e poi comincia ad essere troppo buio per andare avanti. Non vediamo nemmeno più i nostri fiori miracolosi. Siamo abituati a dormire in giro, infatti siamo nomadi proprio a causa dei maghi oscuri.
Dobbiamo continuare a spostarci nel nostro mondo per non essere cacciati. E allora ci inseriamo nelle fessure delle rocce, nei buchetti della terra, dormiamo tutti vicini vicini per tenerci al caldo. Siamo pronti a dormire pacificamente, insomma siamo nascosti nei buchi del terreno, nessuno può vederci, cosa potrebbe andare storto? Iniziamo a chiudere gli occhi.
Alcuni di noi si addormentano subito, altri fanno più fatica perché hanno ancora tutta l’emozione della giornata, e riescono solo a pensare a tutto ciò che è successo, a tutto ciò che ci aspetta…e io non riesco proprio a dormire. Non faccio altro che pensare che dobbiamo farcela, non c’è una possibilità nel mondo in cui potremmo non riuscire nella nostra missione. Sono determinato, forse troppo, non voglio illudermi perché la strada è ancora lunga, molto lunga. E quando finalmente riesco ad addormentarmi sogno noi sulla vetta di quella montagna.
Ad un certo punto mi sveglio. Penso sia arrivata l’ora di ripartire, sono un po’ rimbambito quando mi sveglio. Esco dal mio buco nella roccia e vedo che è ancora notte fonda. Quando sto per tornare dentro capisco perché mi sono svegliato. Il terreno è umido, più umido del normale. Non è un buon segno, potrebbe significare che sta arrivando un’alluvione. Non voglio crederci, ma ormai è inevitabile. La cascata che sgorga dalla montagna che racchiude la pozione magica è diventata troppo grande, e adesso dobbiamo scappare di fretta! Urlo, sveglio tutti, e non ci resta che correre. L’acqua è vicina, ma noi non demordiamo. Ce la possiamo fare. Io rimango indietro, sto quasi per annegare, quando uno degli gnomi più anziani (e più arzilli) mi afferra e mi tira fuori!
Mamma mia che paura! A forza di correre non ci sentiamo più i piedi, ma non ce la facciamo a rinunciare…riusciamo ad arrivare proprio di fronte alla montagna! L’acqua sta fuoriuscendo dal lato sinistro e sta allagando proprio la strada dove stavamo dormendo noi! Adesso siamo al sicuro. Ora, si tratta solo di continuare dritti di fronte a noi e scalare la montagna. Insomma, dai, siamo sopravvissuti alla forza di un’alluvione, arrivare in cima sarà uno scherzetto! Ormai siamo svegli, quindi decidiamo di ripartire. Il cielo è meraviglioso, pieno zeppo di stelle, sono talmente tante che sembrano doversi accavallare l’una sull’altra per starci tutte! La Luna è splendente, illumina il nostro cammino e noi ci sentiamo vivi.
L’amore che nutriamo tra di noi è il nostro carburante, mentre il nostro coraggio diventa un ulteriore turbo. Non vogliamo proprio perdere tempo, cerchiamo di camminare il più velocemente possibile, a volte ci mettiamo a correre. Ogni ostacolo che incontriamo, ogni masso che potrebbe sembrare troppo alto, è una sfida che ci spinge ad andare sempre più avanti, sempre più velocemente. Siamo felici, sentiamo di essere vicini al nostro obiettivo. Ed ecco, che dopo una notte di fatiche e coraggio…quando arriva l’alba noi siamo in cima alla montagna. Vediamo il Sole sorgere proprio di fronte a noi, l’aura dorata che lo precede è davvero tutto ciò che di più meraviglioso avevamo mai visto. Di fronte a noi, la pozione magica che tanto abbiamo aspettato di trovare.
La prendiamo subito, entusiasti al massimo di avercela fatta! È in una fiala di vetro che riflette i raggi del Sole. La leggenda narra che sia stata creata con delle materie misteriose che si trovano solamente sulla montagna. Fu uno gnomo come noi a farla, ma purtroppo era molto vecchio, e morì prima di poterla portare dai maghi oscuri. Torniamo indietro come delle schegge, felicissimi. Adesso però c’è la parte difficile: come facciamo a far bere ai maghi la pozione? Dobbiamo fare una cosa pericolosissima. Dobbiamo andare nel loro villaggio e versare la pozione nel calderone dove preparano la loro cena. Abbiamo paura. Tanta paura…ma dobbiamo assolutamente farlo.
Ci incamminiamo, e, come ci aspettavamo, i maghi oscuri ci vedono. Cominciano a correrci dietro, gli altri scappano, mentre io prendo la pozione e intanto che i maghi sono occupati a provare ad acciuffare i miei amici io verso tutto quel composto magico nel calderone. I maghi oscuri continuano a correre dietro ai miei compagni, e quando finalmente si stufano, tornano a preparare la cena. Io mi nascondo dietro ad un albero e mi preparo a vedere il miracolo che sta per accadere.
Non appena bevono un sorso della loro minestra, vedo subito i loro occhi cambiare da neri ad azzurro intenso. È un miracolo. Ora non ci resta che scorrazzare in giro liberi e testare se veramente hanno finito di darci la caccia. All’inizio, siamo sempre pronti a scappare. Dopo circa un mese in totale pace, cominciamo finalmente a costruire il villaggio dei nostri sogni! Sta venendo veramente benissimo! Costruiamo case in ogni angolo, tanto siamo piccolini. È veramente una sensazione bellissima!
Allora, che ne dici, ti fai una bella dormita adesso? Mi raccomando, ricordati sempre che noi gnomi ti vogliamo bene! Sogna le cose più belle del mondo!
BUONANOTTE!