Ascolta, ascolta, ascolta…ti racconto un segreto! Mi chiamo Lucia, e sono una bambina curiosa, forse abbiamo la stessa età, ho sei anni! Oggi voglio davvero renderti partecipe di una scoperta che ho fatto che mi ha davvero cambiato la vita! Ho scoperto un albero fatto di luce…e l’avventura che ho vissuto per arrivare in quel luogo magico è veramente qualcosa di incredibile, come in un sogno. Mi chiamano l’anima di Machu Picchu, perché sei anni fa sono comparsa in questa misteriosa città abbandonata del Perù, e sono cresciuta tra quelle mura. Tuttavia, sono proprio poche le persone che mi hanno vista, perché sono sempre davvero molto timida!
Per questo te la sto scrivendo questa storia, è più facile per me scrivere piuttosto che parlare. Ma questa meravigliosa avventura non me la potevo tenere dentro. Ad ogni modo, prima di raccontarti quest’esperienza mozzafiato che ho vissuto, devo dirti alcune cose di me. Sono una bambina piuttosto particolare, perché la mia mamma e il mio papà sono delle creature magiche. Io gioco sempre con loro, continuamente, ma nessuno li ha mai visti perché loro possono diventare invisibili. Io devo ancora imparare quest’abilità. È di sicuro dentro di me, ma diciamo che mi devo allenare.
Molte persone vengono a visitare la mia città natale, e quando mi vedono non pensano mai che io possa essere nata qui, ma credono sempre che anche io sia venuta a vederla per la prima volta. Non pensano che vi siano degli ultimi abitanti veri. Non abbiamo una vera e propria casa, è tutta una città fatta di mura senza un tetto. Però il panorama è veramente spettacolare! Siamo sulla cima di una montagna, a circa 2.430 metri di quota!
Ho sempre adorato vivere qui. Ciò che affascina di più i visitatori è che sulle mura di quello che un tempo furono gli edifici si trovano dei simboli tutti misteriosi. Io sono sempre stata abituata a vederli, ma devo dire la verità: ho sempre chiesto ai miei genitori cosa volessero dire, e loro non hanno mai saputo come rispondermi. Ci siamo limitati ad osservarli, ammirarli, spesso analizzarli e fare teorie su cosa potessero rappresentare, ma non siamo mai arrivati a nulla di definitivo.
Mi sono sempre chiesta anche un’altra cosa: perché noi siamo magici? Da dove deriva il nostro potere di renderci invisibili? Non l’ho mai capito…fino a due giorni fa, quando ho vissuto quest’avventura indimenticabile che sto per raccontarti. Un bel giorno stavo giocando come al solito, non c’era praticamente nessun visitatore in giro, era tutto molto silenzioso, tranquillo. Ad un certo punto, ho notato che uno dei simboli era molto più luminoso rispetto agli altri, e allora mi sono avvicinata per vedere meglio cosa stava succedendo.
Incredibile!
Una cosa del genere non è mai capitata, e fidati che di fantasia ne ho da vendere, ma questo non me lo sono immaginato! Più mi avvicinavo, più sentivo dentro di me che qualunque cosa fosse non mi avrebbe fatto del male. Quando sono arrivata a pochi centimetri, ho cominciato a vedere solo luce, sentendomi come abbracciata da quella luce. Pensavo che avrei vissuto così per sempre, mi stavo abituando, era bello.
Poco dopo…
Poi, però mi sono svegliata…e non ero a Machu Picchu! Ero in un altro mondo a quanto pare! Mi sono ritrovata un po’ confusa, non capivo bene dove fossi, perché fossi lì, come ci fossi finita…insomma, avevo tante domande. Non mi è sembrato come un teletrasporto, era come se la mia città fosse diventata un mondo a parte, un mondo meraviglioso, ancora più meraviglioso di quanto non fosse già prima! A quel punto, ho cominciato a camminare e a guardarmi in giro…era tutto come in un sogno.
Tutto ad un tratto era notte, mentre era circa mezzogiorno quando solo un minuto prima stavo giocando, ignara di quello che mi sarebbe capitato! Le stelle splendevano, erano bellissime, e in lontananza eccolo lì: un albero fatto di luce, enorme. Sorgeva su un’isoletta, circondato da altri alberi. Tutto attorno a me vedevo delle piante sui toni del blu, del viola e dell’azzurro chiaro, puro.
Ho cominciato a camminare su un sentiero circondato dall’acqua, che si illuminava sempre di più ad ogni passo che facevo. Più camminavo più mi sentivo attratta da quel gigantesco albero. Camminavo, mi sentivo tranquilla. Ad un certo punto, mi sono accorta che quel luogo non era forse così strambo come pensavo. Ma certo! Era da anni che l’albero enorme continuava ad apparirmi in sogno, e non avevo mai capito perché. Ero forse addormentata? Stavo sognando?
Per un attimo ci ho pensato, eppure quel luogo non lo avevo mai sentito così vero, così materiale, per quanto il paesaggio attorno potesse far pensare ad un sogno. Le sirene nuotavano e mi salutavano dall’acqua, avevano le code di tutti i colori! Era tutto troppo bello per essere vero, per un attimo mi sono convinta per davvero che stavo facendo un sogno più realistico…finché non ho sentito una voce provenire dall’albero e sono caduta per terra dallo spavento! Mi sono anche sbucciata il ginocchio destro, e accipicchia se faceva male! Non poteva essere un sogno!
Non appena mi sono rialzata, l’albero della luce ha scosso le sue enormi chiome e un vento delicato mi ha accarezzato il ginocchio…e tutto ad un tratto ero guarita! Non potevo credere ai miei occhi! “Chi sei tu?” mi chiese l’albero. “I-io sono Lucia, volevo solo capire come faccio ad essere qua…io…io mi sono ritrovata qui dopo che un simbolo mi ha fatto vedere una luce davvero intensa…” ho cercato di blaterare, nonostante la mia timidezza. La voce dell’albero era profonda, rassicurante. “Allora capisco come mai sei qui. Questo è il modo in cui anche i tuoi genitori hanno ricevuto il dono di poter diventare invisibili. Tu sei qui per fare un giuramento, Lucia. Tu devi giurare di fronte a me che userai il tuo potere dell’invisibilità nel modo giusto, e che andrai a vedere di nascosto le guerre che stanno avvenendo in giro per l’universo”.
E poi sono rimasta incantata, queste parole erano come un sogno…
“Dovrai fermarle, essere un’aiutante invisibile. La tua invisibilità ti darà un grande vantaggio: siccome gli altri non potranno vederti, non sarà loro possibile farti del male. La tua invisibilità è un modo per proteggerti, ma ti raccomando una cosa: non usarla mai superficialmente. Usala sempre con coscienza e quando ti serve. I tuoi genitori non potevano dirti come avevano acquisito il loro potere, perché dovevi scoprirlo da sola. Dovevi essere pronta, nel tuo cuore puro, a ricevere questo dono. Non darlo mai e poi mai per scontato. Con questo potrai anche pensare intensamente a dove vuoi andare e ti ci ritroverai poco dopo. Usa anche questo potere con cautela”. Mamma mia mi vengono i brividi solo a scriverle di nuovo queste parole! Domani andrò a fermare la mia prima guerra. La mia mamma e il mio papà sono fieri di me. Io sono fiera di me stessa!
Che avventura!
Accidenti questa è stata davvero una storia intensa! Non avrei mai pensato di raccontare una favola così! Però ti dico una cosa che devi fare: tu adesso devi dormire, e io, quatta quatta, mentre dormi farò in modo di venire da te per darti tanto amore e un bel po’ di fortuna, che non fa mai male! Che ne dici?
BUONANOTTE!
Psst! Ho sentito vociferare dell’esistenza di un nuovo villaggio di gnomi nell’universo! Scopriamolo insieme!